“Il mixed team: di necessità virtù”. È questo il titolo della tesi che ha consentito a Raffaella Manieri, ex calciatrice di Milan, Bayern Monaco e Torres, di conquistare il titolo di Direttore Sportivo al termine degli esami finale del 19 luglio scorso. Il riconoscimento, però, è duplice: l’elaborato della Manieri è stato giudicato dalla commissione d’esame il migliore tra quelli presentati dai 43 corsisti, e per questo ha ottenuto una borsa di studio pari all’intero costo del corso. Tanti e noti i partecipanti all’ambitissimo corso di Coverciano, tra i quali gli ex giocatori Alessandro Matri, Giampaolo Pazzini, Dario Dainelli, Emiliano Moretti, Paolo De Ceglie e Ignazio Abate (già tecnico del settore giovanile del Milan), oltre al presidente del Settore Tecnico Demetrio Albertini e alla numero uno della Pink Bari (Serie A Femminile) Alessandra Signorile. Al termine del corso, articolato in 144 ore di lezione in dual mode (a distanza e in presenza), era prevista una prova finale, che consisteva in un test scritto diviso in due parti: prima la valutazione di un singolo giocatore e di una squadra dopo averne visionato una partita; poi un questionario sull’intero programma didattico. Infine la discussione della tesi davanti alla commissione d’esame.
L’elenco completo dei direttori sportivi diplomati: Ignazio Abate, Demetrio Albertini, Domenico Aurelio, Pietro Bertino Colleoni, Vito Rocco Oscar Cera, Marcello Chiricallo, Marco Coppa, Carola Coppo, Dario Dainelli, Federico Dall’Asta, Paolo De Ceglie, Giuseppe De Mita, Davide Donati, Samuele Donati, Antonio Galardo, Francesco Guareschi, Domenico Maietta, Raffaella Manieri, Andrea Masciangelo, Alessandro Matri, Gabriele Mazzocchi, Antonio Minadeo, Massimo Morales, Emiliano Moretti, Mattia Notari, Massimiliano Notari, Luca Pacini, Romeo Papini, Giampaolo Pazzini, Maurizio Pellegrino, Giammarco Polizzi, Matteo Sabbadini, Alessio Sestu, Alessandra Signorile, Domenico Strati, Paolo Sturaro, Zaccaria Tommasi, Antonio Tramontano, Trevor Trevisan, Pietro Varriale, Christian Vecchia, Ivan Zannoni e Giuseppe Zazzara.