Nel tempo delle ordinanze, delle restrizioni e di un lockdown sempre più diffuso a causa di Covid-19, sabato il Melbourne City si è aggiudicato l’edizione 2019/2020 della W-League, massimo torneo femminile australiano. A porte aperte. O meglio: 500 gli spettatori presenti al “Rectangular Stadium” di Melbourne, per lo più famiglie delle calciatrici in campo. Un dato singolare, se si considera che il corrispettivo campionato maschile (A-League) si gioca invece a porte chiuse. Sottovalutazione del pericolo o necessità di portare a termine una rassegna comunque seguita in tutto il mondo? Difficile stabilirlo. La rete di capitan Steph Catley ha permesso al City (stessa proprietà del Manchester City) di conquistare il quarto titolo nelle ultime cinque edizioni. Il tutto in una sfida dal vero e proprio sapore di clasico: le due squadre si sono affrontate in sette finali nei passati undici anni.

La W-League, più importante campionato australiano di calcio femminile, prende il via nella stagione 2008/2009. Otto le squadre inizialmente presenti, di cui sette associate a team della A-League maschile. Numericamente rimasto invariato, l’organico attuale conta le seguenti squadre: Adelaide United, Brisbane Roar, Canberra United, Melbourne City, Melbourne Victory, Newcastle Jets, Perth Glory, Sidney FC, West Sydney.

L’ALBO D’ORO DELLA W-LEAGUE

2008-2009 Queensland Roar

2009 Sydney FC

2010-2011 Brisbane Roar

2011-2012 Canberra United

2012-2013 Sydney FC

2013-2014 Melbourne Victory

2014 Canberra United

2015-2016 Melbourne City

2016-2017 Melbourne City

2017-2018 Melbourne City

2018-2019 Sydney FC

2019-2020 Melbourne City

 

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